La storia di una ladra di libri di Markus Zusak è un romanzo storico che ci racconta la storia di una giovane bambina, Liesel Meminger, durante la Germania nazista. La particolarità di questo libro è che la narrazione è affidata alla Morte stessa, che ci accompagna durante tutta la storia, svelando le sue emozioni e il suo pensiero sulle vicende che accadono.
Riassunto
Liesel ha solo nove anni quando, nel 1939, insieme alla madre e al fratellino, si trova su un treno diretto alla città di Molching. Ma la vita ha un modo strano di giocare con noi e, in un battito di ciglia, il fratellino di Liesel muore. È qui che la vita di Liesel prende una svolta drammatica.
Liesel viene data in adozione ad Hans e Rosa Hubermann, che diventano i suoi genitori adottivi. Hans è gentile e dolce, ma Rosa ha un carattere difficile. La madre naturale di Liesel è una comunista che ha dovuto abbandonare la Germania, quindi Liesel arriva nella casa degli Hubermann senza una vera e propria famiglia.
Ma Liesel fa la conoscenza di Rudy Steiner, il suo simpatico ed esuberante vicino di casa, più grande di lei di otto mesi. Rudy diventa il suo migliore amico e la sua spalla su cui piangere. La vita di Liesel, tuttavia, non è facile. È analfabeta, ma Hans le insegna a leggere usando il Manuale del Becchino, e così nasce in lei una passione per la lettura.
Liesel e Rudy entrano a far parte della Gioventù hitleriana e assistono alla cerimonia in onore del compleanno di Hitler in cui vengono dati alle fiamme libri banditi dal Reich. Questo evento ha un forte impatto su Liesel, che non può capire perché si debbano bruciare i libri. Per Liesel, i libri rappresentano l’unica forma di fuga dalla realtà.
Ma a casa Hubermann c’è un ospite inaspettato: Max Vandenburg, un giovane ebreo scampato alle violenze della Notte dei cristalli. Liesel fa amicizia con Max e Ilsa Hermann, la moglie del borgomastro, che la invita a visitare la sua biblioteca. Tuttavia, il sindaco scopre l’amicizia tra Ilsa e Liesel e proibisce alla bambina di proseguire le sue visite.
Max si ammala gravemente a causa del freddo e dell’umidità della cantina e Liesel lo aiuta a riprendersi leggendo. La lettura diventa una forma di terapia per entrambi e Liesel continua ad appassionarsi alla lettura, cercando di reperire libri ovunque possa, anche rubandoli. Nel frattempo, il padre di Liesel viene arruolato nell’esercito tedesco e viene inviato al fronte, lasciando la famiglia Hubermann in una situazione precaria.
La situazione a Molching, la città in cui vive Liesel, diventa sempre più difficile a causa della guerra. Bombardamenti aerei frequenti e restrizioni sempre più severe rendono la vita dei cittadini sempre più complicata. In una notte di terrore, Liesel e Rudy trovano un aereo schiantato e il corpo senza vita di un pilota americano. Mentre Rudy cerca di rubare le scarpe del pilota, Liesel decide di prendere il diario del pilota come ricordo. Questo atto la mette in pericolo, perché il sindaco di Molching, che da sempre la tiene d’occhio, vede tutto dalla sua finestra e ne viene a conoscenza.
Nonostante la situazione di pericolo, il sindaco, un uomo di cultura e sensibilità, si reca a trovare Liesel per offrirle conforto e supporto. La sua presenza rappresenta un faro di speranza in un’epoca segnata dalla violenza e dalla brutalità.
La situazione a Molching continua a peggiorare, fino a quando un giorno, la stessa notte in cui Hans Hubermann torna a casa dalla guerra, un bombardamento distrugge completamente la città e uccide gran parte dei suoi abitanti, inclusi Rudy e la madre adottiva di Liesel, Rosa. Liesel sopravvive, ma rimane gravemente ferita.
Alla fine del romanzo, Liesel, ormai cresciuta, torna a Molching con il suo marito e i suoi figli. Visita la vecchia casa degli Hubermann, il cimitero dove sono sepolti i suoi cari e la libreria di Ilsa Hermann, che ha lasciato aperta in memoria del figlio Johann. Liesel, infine, lascia il suo diario sul letto di morte della Morte, che la ha seguita per tutta la sua vita.
Considerazioni
La storia di una ladra di libri è un libro commovente e intenso che affronta temi importanti come la guerra, la discriminazione, la perdita e l’amore per la lettura. L’autore Markus Zusak ha scelto di raccontare la storia dalla prospettiva della Morte, dando al romanzo un’atmosfera particolare e unica. La narrazione è fatta con un linguaggio semplice ma molto coinvolgente, che riesce a trasmettere in modo efficace le emozioni dei personaggi e il contesto storico in cui la storia si svolge.
Il personaggio di Liesel Meminger, la protagonista del romanzo, è particolarmente interessante perché rappresenta la forza dell’umanità di fronte alla crudeltà della guerra. Nonostante la difficile situazione in cui si trova, Liesel non perde mai la sua passione per la lettura e l’amore per la vita, e riesce a trovare la forza di andare avanti nonostante le avversità.
Il libro affronta anche la tematica dell’Olocausto, ma lo fa in modo delicato e senza mai cadere nella banalità o nel sentimentalismo. La figura di Max, l’amico ebreo di Liesel, rappresenta la lotta contro l’oppressione e la discriminazione, e il suo rapporto con Liesel è uno dei momenti più toccanti del romanzo.
In conclusione, La storia di una ladra di libri è un libro che merita di essere letto, perché riesce a raccontare in modo originale e coinvolgente una parte importante della storia dell’umanità, e a trasmettere messaggi di speranza e di resistenza di fronte alle avversità.