Il barone rampante è uno dei romanzi più celebri di Italo Calvino, pubblicato nel 1957. La storia narra le avventure di Cosimo Piovasco di Rondò, un giovane aristocratico del XVIII secolo che, durante una cena, decide di salire su un albero e non scendere più a terra. La sua vita cambia radicalmente e, tra le fronde degli alberi, Cosimo scopre un mondo nuovo e affascinante, incontrando personaggi straordinari e vivendo esperienze uniche. Attraverso la sua vicenda, Calvino esplora temi come la libertà individuale, la ricerca dell'autenticità e la necessità di fuggire dalle convenzioni della società.
Riassunto
Il protagonista de Il barone rampante è il giovane e ribelle Cosimo Piovasco di Rondò, che vive in un pittoresco paesino immaginario della Liguria Ombrosa insieme alla sua eccentrica famiglia: il padre, il Barone di Ombrosa Arminio Piovasco di Rondò, la madre, la Generalessa Corradina di Rondò, la sorella Battista e il fratellino Biagio. Oltre ai membri della famiglia, la dimora ospita l'Abate Fauchelafleur, elemosiniere della famiglia, e il Cavalier Avvocato Enea Silvio Carrega, amministratore e idraulico dei poderi familiari e zio naturale dei ragazzi in quanto fratello illegittimo del Barone.
Fin da piccolo, Cosimo ha sempre mostrato un carattere ribelle e indocile, spesso disobbedendo alle regole e combinando qualche dispetto insieme al fratello. Un giorno, mentre tentano di liberare alcune lumache catturate dalla sorella Battista, vengono scoperti e, per vendetta, la ragazza decide di cucinarle proprio per loro. Ma Cosimo, testardo e orgoglioso, rifiuta categoricamente di mangiarle e, offeso dal padre, decide di rifugiarsi in cima a un albero del giardino. Lì, anziché scendere giù, impara a muoversi abilmente tra gli alberi presenti nel giardino, scoprendo un mondo totalmente nuovo e appassionante.
Muovendosi tra i rami degli alberi, Cosimo incontra la giovanissima Viola e ne rimane folgorato. Tornato nel suo giardino, chiede al fratello di procurargli gli strumenti necessari per costruire un rifugio tra le fronde. Ma il padre, esasperato dall'atteggiamento ribelle del figlio, cerca di catturarlo. Nel frattempo, i vicini di casa, i marchesi D'Ondariva, decidono di mandare Viola in un collegio lontano da Ombrosa.
L'allontanamento di Viola scuote Cosimo e lo spinge a continuare a vivere sugli alberi, nonostante l'obbligo impostogli dal padre di riprendere le lezioni con l'Abate Fauchelafleur. Nel corso dell'inverno, Cosimo costruisce un rifugio più caldo e comodo, e la sua vita tra i rami attira l'attenzione delle corti francesi, dove inizia a circolare la voce dell'ingegno e della singolarità del giovane barone rampante.
Dopo circa una ventina d’anni incontra nuovamente Viola. I due si innamorano ma la gelosia di Cosimo spinge Viola a lasciarlo e a trasferirsi in Francia. Al termine della vicenda, Viola lo abbandona e si trasferisce in Francia. Negli anni la sua vicenda era diventata così famosa che persino Napoleone andò a trovare “il barone rampante”.
Cosimo trascorre la vecchiaia su un pino nel bosco. Gravemente malato però, il fratello cerca di convincerlo a scendere dagli alberi ma per tutta risposta Cosimo si arrampica fino in cima al noce stando in equilibrio sulla punta più alta dell’albero quando, appendendosi a una mongolfiera inglese, scompare tra le nuvole, tenendo fede alla promessa fatta, fino alla fine.
Dopo un'assenza di circa vent'anni, Cosimo incontra nuovamente Viola e i due si innamorano follemente. Tuttavia, la gelosia di Cosimo lo porta a compiere azioni irrazionali che alla fine spingono Viola a lasciarlo e a trasferirsi in Francia. Negli anni, la sua storia straordinaria diventa famosa in tutta Europa e anche Napoleone Bonaparte decide di visitarlo.
Con l'avanzare dell'età, Cosimo trascorre la maggior parte del tempo su un albero di pino nel bosco, dove costruisce un nido per se stesso. Quando diventa gravemente malato, il fratello cerca di convincerlo a scendere dagli alberi, ma Cosimo rifiuta categoricamente. Infine, quando ormai è vicino alla fine, Cosimo sale su un noce e si arrampica sulla punta più alta dell'albero, dove si mantiene in equilibrio. Alla fine, si appende a una mongolfiera inglese e scompare tra le nuvole, mantenendo la sua promessa di rimanere sempre sulla cima degli alberi, fino alla fine dei suoi giorni.
Commento
Il barone rampante di Italo Calvino è un romanzo sorprendente e coinvolgente che riesce a catturare l'immaginazione del lettore fin dalle prime pagine. La storia del protagonista, Cosimo Piovasco di Rondò, che decide di vivere sugli alberi a seguito di una disputa con il padre, è un'idea folle eppure affascinante. Calvino, con la sua prosa raffinata e poetica, riesce a farci immaginare una vita tra le fronde, tra le varie sfumature del verde e del marrone, e a farci sentire come se fossimo lì con Cosimo.
Ma Il barone rampante è molto più di una semplice avventura tra gli alberi. Il romanzo esplora temi importanti come la libertà individuale, la ribellione contro le convenzioni sociali e il valore della famiglia e dell'amore. Cosimo, infatti, si ribella alle regole imposte dalla società e sceglie di vivere la sua vita in modo diverso, tra gli alberi. Ma allo stesso tempo, non abbandona la sua famiglia e cerca in ogni modo di mantenere i rapporti con loro.