Ecco un’altra parolina magica che ha diversi significati e a volte può confondere le idee.
Vediamo i diversi significati di questa parola che può essere avverbio o congiunzione.
In alcuni casi viene utilizzata la forma tronca pur
1. Anche
Nella maggior parte dei casi ha lo stesso significato di anche.
Se andate al cinema vengo pure io.
Ho comprato la frutta e pure la verdura.
2. Perfino, addirittura
In alcune frasi pure esprime stupore o anche disappunto per un evento considerato quasi impossibile. Ha il significato di perfino, addirittura.
Sei riuscito ad arrivare in ritardo pure oggi.
Sai che Arturo ha girato mezzo mondo. Pensa che è andato pure al polo-nord.
Sai che questa sera viene a cena pure Liliana? – Pure Liliana! Incredibile!
3. Imperativo + pure (incoraggiamento)
L’imperativo è un verbo che può esprimere un comando. Aggiungendo pure, diventa un invito cortese, un incoraggiamento ad agire senza farsi problemi.
Per esempio:
Venga pure avanti. Mi dica pure. Fai pure come se fossi a casa tua.
In alcuni casi però può avere un significato sarcastico di disappunto.
Continua pure a non fare niente. Prima o poi te ne pentirai.
4. Pure + gerundio (anche se)
Prendiamo come esempio questa frase:
Anche se è tardi, devo lavorare.
Possiamo sostituire [Anche se + indicativo]con [pur + gerundio] e riscriverla in questo modo.
Pur essendo tardi, devo lavorare.
Altri esempi:
Carlo è stato bocciato, pur avendo studiato molto.
5. Pur di... (al solo fine di)
Indica un obiettivo da raggiungere a tutti i costi.
Esempio:
Pur di accumulare danaro, sarebbe capace di vendere sua madre.
Pur di ottenere la promozione, ha tradito tutti i suoi colleghi.
6. Pur sempre... (comunque, in ogni caso)
Lo so che ha sbagliato, ma è pur sempre un bravo ragazzo (... ma in ogni caso è un bravo ragazzo)
Un malato è pur sempre una persona (... è comunque una persona)
7. Esprime incertezza
In alcune frasi viene usata soprattutto la forma tronca pur, per esprimere incertezza o indecisione.
Mettiamo a confronto queste due frasi.
Bisogna dire a Paolo che la sua barba è ridicola.
Bisogna pur dire a Paolo che la sua barba è ridicola.
Nel primo caso l’affermazione è categorica, non c’è incertezza: bisogna dire.
Nel secondo caso, una semplice parolina come pur, aggiunge alla frase un elemento di grande incertezza.
Proviamo riscrivere la frase in maniera diversa, per capire il significato.
In qualche modo, prima o poi, bisogna dire a Paolo che la sua barba è ridicola.
Sappiamo che bisogna dirlo, ma per il momento non sappiamo come fare.
Altri esempi:
Dovremo pur vincere (prima o poi ci capiterà di vincere)
So che mi pagano poco, ma devo pur mangiare. (...in qualche modo devo mangiare)
Attenzione a non confondere pure come il plurale femminile di puro, nel senso di limpido, candido.
Le pure acque del lago di montagna. I bambini sono delle anime pure. Una collana di gemme pure.
Attenzione anche alla parola purè, con l’accento, che è un sinonimo di purea.
Esempio: Il purè di patate.
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