Il verbo tirare ha diversi significati, e per questo motivo lo ritroviamo in molti modi di dire.
Eccone alcuni:

tirare la cinghia
Avere pochi soldi, risparmiare il più possibile.
Se non tiriamo la cinghia, non riusciremo ad arrivare a fine mese.

tirare le orecchie
Rimproverare, sgridare.
Quando è arrivato a casa, il padre gli ha fatto una bella tirata di orecchie.

tirare le cuoia
Morire, con una sfumatura spregiativa. Cuoia è il femminile di cuoio, la pelle degli animali lavorata. Probabilmente questa espressione si riferisce alla rigidità dopo la morte.
Ho saputo che quel brontolone del mio vicino ha finalmente tirato le cuoia.

tirare in ballo
Introdurre argomenti fastidiosi o poco pertinenti.
Non tirare in ballo sempre le vecchie questioni.

tirare le fila
Avere il controllo assoluto di una situazione. Fila è il femminile plurare di filo. L’espressione deriva dal fatto che il burattinaio tira i fili della marionette e quindi è lui che le controlla completamente i loro movimenti.
Questa decisione del governo è davvero scandalosa. Secondo me c’è qualche gruppo di potere che tira le fila.

tirare la carretta
Lavorare duramente.
Voi vi divertite e io devo tirare la carretta.

tirare per le lunghe
Perdere troppo tempo senza mai arrivare ad una conclusione.
Per favore, non tirarla per le lunghe perché ho fretta.

tirare i remi in barca
Concludere un’attività o desistere da un’azione.
Dopo trent’anni di lavoro ho deciso di tirare i remi in barca
Non riesco a concludere questo affare e forse è arrivata l’ora di tirare i remi in barca.

tirare l’acqua al proprio mulino
Usare argomenti a proprio favore.
Piero, quando parla di investimenti, lo fa solo per tirare acqua al suo mulino.