Mille splendidi soli è un romanzo dell’autore afgano Khaled Hosseini, pubblicato per la prima volta nel 2007. L’opera svela l’intreccio di vite di due donne afgane, Mariam e Laila, ambientato sullo sfondo turbolento della storia recente dell’Afghanistan. Attraverso i loro occhi, Hosseini porta il lettore in un viaggio emotivo che esplora temi come l’amore, il sacrificio e la resilienza femminile in un paese lacerato dalla guerra e dall’oppressione.

 

Riassunto

Nell’affascinante paesaggio dell’Afghanistan, nella piccola comunità di Gul-Daman, vicino a Herat, vive Mariam, una giovane che trascorre la sua infanzia nella solitudine di una “kolba”, una casupola, insieme alla madre Nana. La loro vita è segnata dall’ombra del disonore, poiché Mariam è il risultato di una relazione illecita tra Nana, un’ex serva, e Jalil, un ricco proprietario terriero e commerciante. Nonostante l’affetto di Jalil per Mariam, la vergogna associata al suo status di harami, che tradotto significa “bastardo”, previene qualsiasi pubblica accettazione di lei come sua figlia.

La speranza di un cambiamento arriva quando Mariam, nel suo quindicesimo compleanno, decide di visitare Jalil nella speranza di condividere un’esperienza speciale al cinema. Tuttavia, l’amara realtà colpisce quando Jalil la respinge, alimentando una crescente animosità in Mariam verso di lui. Al ritorno, Mariam trova la madre morta in un atto di disperazione, spingendola nelle mani di Jalil. Nel tentativo di risolvere il “problema” che Mariam rappresenta per lui, la dà in matrimonio a Rashid, un calzolaio di mezza età di Kabul.

La speranza brilla brevemente nella nuova vita di Mariam a Kabul, specialmente quando si scopre incinta. Ma, una tragedia personale si manifesta attraverso una serie di aborti, e la delusione di Rashid si trasforma in abuso. Mariam diventa una prigioniera nella sua stessa casa.

La storia si sposta poi sulla giovane e vivace Laila, che nonostante viva in tempi turbolenti, è baciata dall’istruzione e da una famiglia amorevole. Laila è amica di Tariq, un coetaneo, e il loro rapporto adolescenziale si sviluppa in una tenera relazione amorosa. La guerra, però, cambia il destino di tutti. Quando sembra che Tariq sia morto e la famiglia di Laila viene uccisa, Laila è costretta nelle grinfie di Rashid, diventando la sua seconda moglie, spinta dalla necessità di proteggere l’infante che porta nel grembo, figlio di Tariq.

Laila e Mariam, inizialmente estranee l’una all’altra e provenienti da mondi diversi, si ritrovano legate dal destino e dalla brutalità di Rashid. L’arrivo di Aziza, la figlia di Laila, non fa che complicare ulteriormente le cose. La disperazione cresce quando i Talebani prendono il controllo, rendendo la loro situazione ancora più oppressiva.

Un giorno, un volto familiare appare. Tariq, creduto morto, torna nella vita di Laila, rivelando la menzogna di Rashid. Questo porta ad una confronto tra Rashid e le due donne, culminando con un atto di ribellione finale e tragico da parte di Mariam. Per proteggere Laila e i bambini, Mariam si consegna alla giustizia e paga il prezzo supremo.

La storia si conclude con Laila e Tariq che si sposano e tornano a Kabul dopo l’intervento degli Stati Uniti in Afghanistan. Laila, ora insegnante e in attesa di un altro figlio, riflette sul sacrificio di Mariam e su come, grazie al suo coraggio, sia stata in grado di costruire un futuro migliore per la sua famiglia.

 

 


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