Un mattino, Gregor Samsa si sveglia e scopre, con sgomento, di essersi trasformato in un gigantesco insetto. Per un po’ si illude che si tratti di un sogno, ma ben presto è costretto a rendersi conto che la metamorfosi è reale. Guarda la sveglia e si accorge di essere in ritardo. Prova ad alzarsi, ma nel suo nuovo corpo non riesce ancora a muoversi.
Sua madre, preoccupata per non averlo ancora visto uscire dalla stanza, bussa alla porta. Gregor tenta di tranquillizzarla, promettendo di prendere il treno successivo. Però la sua voce esce strana, irriconoscibile. La sorella Grete si unisce alla madre, e lo supplica dolcemente di aprire la porta. La loro ansia cresce; si rendono conto che qualcosa non va.
Intanto, la difficoltà di Gregor nel muoversi lo confina al letto, e la situazione si complica ulteriormente quando arriva il procuratore, venuto a cercarlo per il suo insolito ritardo. Gregor, con sforzi sovrumani, riesce infine a cadere dal letto e ad aprire la porta. Ma l'incontro con il procuratore è un disastro: l'uomo, vedendo Gregor nella sua nuova forma, batte in ritirata, scappando via inorridito.
Il caos segue la rivelazione: la madre di Gregor sviene e il padre lo costringe a ritornare nella stanza, armato di bastone e giornale, usando la violenza per spingerlo indietro. La porta si chiude, e Gregor, esausto, ai addormenta.
Quando si sveglia, trova del cibo, ma scopre che il suo gusto è cambiato: il latte, che un tempo adorava, ora gli è ripugnante. Il suo rifugio diventa il sottoscala, un angolo di pace lontano dagli sguardi della famiglia.
Grete, osservando le nuove abitudini alimentari di Gregor, si adatta, portandogli scarti di cibo che lui ingoia voracemente. In questa nuova condizione, Gregor passa il tempo ad ascoltare le conversazioni della sua famiglia attraverso la parete. Sente che senza l’apporto dei Gregor, il bilancio familiare è in cresi, e Grete sarà costretta a rinunciare al conservatorio. Nonostante il senso di colpa, Gregor comincia a trovare piacere nell’arrampicarsi sulle pareti e sul soffitto, muovendosi con una libertà inaspettata.
Un giorno Grete, dopo che si è accorta delle nuove abitudini del fratello, cerca di creargli più spazio nella stanza, rimuovendo alcuni oggetti. Quando tenta di togliere i quadri appesi alle pareti, Gregor, nel tentativo di salvare un dipinto a lui caro, esce dal suo nascondiglio e si adagia sopra. La madre lo vede e sviene. Il padre si infuria. In un impeto di rabbia, inizia a scagliare oggetti verso Gregor. Uno di questi oggetti è una mela, che colpisce Gregor con forza e si conficca nel suo dorso corazzato. Il ragazzo è gravemente ferito da questo attacco e la mela rimane incastrata nel suo corpo, causandogli dolore e limitando ulteriormente i suoi movimenti.
Una sera, Gregor sente sua sorella che suona. Affascinato esce dalla stanza e si reca verso il soggiorno. Qui oltre ai familiari vi sono alcuni inquilini ai quali è stata affittata una parte della casa. Quando lo vedono rimangono inorriditi, e chiedono un risarcimento per le pessime condizioni in cui è tenuta l’abitazione.
Col passare del tempo, Grete trova un lavoro e Gregor diventa solo un peso per la famiglia. Alla fine decide di non mangiare e si lascia morire.