Il visconte dimezzato è un'opera del celebre scrittore italiano Italo Calvino, pubblicata nel 1952. Il romanzo racconta una storia di divisione, riconciliazione e riflessione sulla natura dell'essere umano, affrontando temi di moralità, dualismo e identità.
Riassunto
Il protagonista della storia è Medardo, Visconte di Terralba. Quando il racconto inizia, Medardo è un giovane ardente e intraprendente, pronto a mettersi in gioco per la sua terra e i suoi ideali. Decide quindi di partecipare alla guerra contro i Turchi in Boemia, insieme al suo leale scudiero Curzio. Tuttavia, una tragedia sconvolge il corso degli eventi: durante una battaglia, Medardo viene colpito da una palla di cannone che lo divide esattamente a metà.
Contro ogni aspettativa, la metà destra di Medardo viene salvata e ricucita. Questa mezza parte del visconte torna a casa a Terralba, ma presto diventa evidente che qualcosa in lui è profondamente cambiato. La parte sopravvissuta di Medardo sembra aver assorbito tutti i suoi aspetti malvagi, diventando crudele, tirannica e vendicativa. Questo lato oscuro di Medardo viene presto soprannominato "il Gramo".
Il Gramo non perde tempo a seminare caos e distruzione. Abusa del suo potere e cerca persino di uccidere suo nipote più volte. Nel suo regno di terrore, si imbatte in una giovane e innocente contadinella di nome Pamela e se ne innamora. Ma quando Pamela respinge le sue avances, il Gramo si vendica distruggendo la sua famiglia.
Nel frattempo, a Terralba si sviluppa una trama parallela incentrata sul nipote di Medardo e sul suo mentore, il dottor Trelawney. Questo medico avventuroso ha viaggiato in giro per il mondo e ha un interesse particolare per i fenomeni naturali, come i fuochi fatui. Mentre conduce le sue ricerche, il nipote di Medardo si imbatte in una comunità di ugonotti, stabilendo una connessione con una famiglia particolare che commercia prodotti agricoli.
Ma il vero colpo di scena arriva quando, in un paese chiamato Pratofungo, appare la metà sinistra di Medardo. Contrariamente al Gramo, questa metà del visconte rappresenta tutto ciò che è buono e nobile in lui. Questa parte, conosciuta come "il Buono", si dedica a rimediare ai danni causati dal suo alter ego malvagio. Come il Gramo, anche il Buono si innamora di Pamela, ma anche lui viene respinto.
La tensione tra il Buono e il Gramo raggiunge il culmine quando entrambi decidono di sposare Pamela. Mentre si avvicina il giorno del matrimonio, entrambe le metà sono convinte della validità del proprio approccio verso la ragazza. Il Buono arriva per primo alla cappella, sposando Pamela. Tuttavia, poco dopo, arriva il Gramo, sfidando il Buono a un duello. Nel corso della lotta, le bende e le cuciture di entrambe le metà vengono tagliate.
Il dottor Trelawney, avendo previsto questa eventualità, interviene e riunisce le due metà, riformando il visconte Medardo. Con entrambi i lati della sua personalità ora uniti, Medardo diventa un uomo completo, saggio e riflessivo.
Il romanzo di Calvino si conclude con la riconciliazione e la maturazione del visconte Medardo. Dopo essere stato diviso e poi riunito, il protagonista ha acquisito una comprensione più profonda di sé stesso e della natura umana. Attraverso questo racconto allegorico, Calvino esplora i temi dell'identità, del bene e del male, e della complessità dell'animo umano. La storia di Medardo serve come metafora per la continua lotta tra l'oscurità e la luce che risiede in ognuno di noi, sottolineando l'importanza della completa integrazione della personalità per una vera crescita e comprensione di sé.