Uomini e no è un romanzo di Elio Vittorini pubblicato per la prima volta nel 1945. L'opera tratta la resistenza partigiana in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, con un focus particolare sulla città di Milano e le sue vicende interne.

 

Riassunto

Il protagonista del romanzo è Enne 2, un giovane leader dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) a Milano. La storia segue le sue azioni partigiane e la sua tormentata storia d'amore con una donna di nome Berta.

La narrazione inizia seguendo le azioni di Enne 2 e dei suoi compagni nel tentativo di sabotare le forze tedesche e fasciste nella città. Organizzano un'azione contro quattro militari tedeschi e il capo del Tribunale. La loro operazione ha successo e i cinque nemici vengono uccisi. Tuttavia, in risposta, il tribunale convoca una riunione urgente la notte seguente per decidere sul destino di trecento prigionieri, scegliendo quaranta di loro per la fucilazione come rappresaglia.

Enne 2, conoscendo le intenzioni del tribunale, pianifica un'incursione. L'assalto dei partigiani durante la riunione porta a un massacro. Ma la lotta ha un prezzo, e la mattina dopo, Enne 2 e Berta sono testimoni di una scena orripilante: su un marciapiede di largo Augusto giacciono i corpi senza vita di alcuni civili, uccisi dai tedeschi in rappresaglia per l'attacco. Tra le vittime ci sono una bambina, un anziano e due adolescenti di quindici anni.

Nel corso del racconto, emerge la storia sentimentale tra Enne 2 e Berta. Berta è una donna sposata, e nonostante i suoi forti sentimenti per Enne 2, è indecisa sul lasciare o meno il marito. Il loro amore tormentato si dipana attraverso diversi capitoli del libro, con il racconto delle loro interazioni e dei momenti passati insieme. In particolare, dopo aver assistito alla devastante scena della rappresaglia, Berta e Enne 2 cercano conforto l'uno nell'altro. Si ritrovano nel rifugio di Enne 2 e si abbandonano ai loro sentimenti. Tuttavia, poco dopo, Berta, tormentata e confusa, decide di allontanarsi di nuovo.

Nel frattempo, la violenza continua nelle strade di Milano. Giulaj, un venditore ambulante, uccide in autodifesa il cane del generale Clemm. Come punizione per questo atto, il generale ordina che Giulaj venga sbranato da altri due cani.

Stimolato da questo brutale atto di violenza e dalla crescente repressione, Enne 2 organizza un altro attentato. Questa volta, il bersaglio è un fascista noto come Cane nero. Purtroppo, l'operazione va storta e Enne 2 viene identificato come il leader dell'attacco. Viene emessa una taglia per la sua cattura.

Anche se i compagni gli suggeriscono di abbandonare il suo rifugio e di andare in un luogo sicuro, Enne 2 decide di rimanere. Un tabaccaio lo tradisce, ma un giovane operaio corre a informarlo del pericolo. Nonostante l'avviso, Dopo aver avvisato Enne 2 e offertogli una pistola, l'operaio decide di unirsi ai partigiani, assumendo quindi un ruolo attivo nella resistenza.  Enne 2 invece, decide di non fuggire, ma di affrontare il suo destino.  Rimane nel suo rifugio e attende il nemico, Cane nero, per cercare di ucciderlo.

La storia  si conclude seguendo questo giovane operaio. Durante una delle sue missioni, ha l'opportunità di uccidere un tedesco in motocicletta. Tuttavia, quando si trova di fronte alla sua potenziale vittima, nota la tristezza nei suoi occhi e decide di risparmiarlo, vedendo in lui un riflesso di se stesso.

 

 


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