Enrico IV è un intricato dramma di illusioni, realtà e passioni umane scritto da Luigi Pirandello. La storia si svolge intorno a un giovane nobile che, a seguito di un incidente, si convince di essere l'imperatore Enrico IV. Mentre la sua mente si dibatte tra finzione e realtà, la trama si infittisce di tradimenti amorosi, rivalità e giochi di potere. Questa pièce esplora profondamente la fragilità della mente umana, la malleabilità della realtà e il potere del passato nell'influenzare il presente. Un'opera maestra che interroga la natura stessa della verità, dell'identità e del ruolo delle maschere che tutti indossiamo nella vita.
Riassunto
Un giovane di nobili origini, insieme ad altri appassionati di storia, decide di partecipare a una rievocazione storica. Veste i panni di Enrico IV, il celebre imperatore di Germania. Nell'evento storico anche Matilde di Spina, la donna di cui è perdutamente innamorato, e il barone Belcredi, suo acerrimo rivale, prendono parte. Durante una delle scene più accese, Belcredi, per questione di rivalità e gelosia, provoca il giovane, facendolo cadere dal suo cavallo. La caduta non è seria: il giovane batte la testa violentemente e, quando si risveglia, la sua mente è completamente distorta. Egli ora crede fermamente di essere Enrico IV.
Per accontentare e proteggere il giovane, la sua famiglia e gli amici decidono di assecondare questa sua nuova realtà. La sua dimora viene trasformata in una reggia, con servitori che lo trattano come un re e che, sotto la supervisione di un nipote di Nolli, cercano di lenire il suo dolore. Anche se tutti sanno che ciò non è reale, l'illusione diventa la loro quotidianità per ben dodici anni. Durante questo periodo, il giovane, ignaro della realtà, crede di governare un impero, lontano dalle dolorose verità del suo passato.
La verità, tuttavia, è cruda: Matilde sposa Belcredi e successivamente hanno una figlia. La rivelazione arriva quando, all'improvviso, il giovane "re" ritrova la sua sanità mentale. A questo punto, si rende conto della macchinazione di Belcredi, del tradimento di Matilde e delle conseguenze dell'amore perduto.
Il ritorno alla realtà è troppo doloroso per il giovane. Non potendo affrontare la dura realtà del passato e del presente, decide di ritirarsi nuovamente nel suo mondo fittizio, fingendo di essere ancora pazzo. Questa nuova pazzia autoindotta gli permette di osservare il mondo esterno con distacco, senza dover affrontare le amarezze e le delusioni della sua vita.
Circa vent'anni dopo il tragico incidente, Matilde, ormai invecchiata, decide di visitare il giovane con la sua famiglia. Viene accompagnata da Belcredi, dalla loro figlia, e da uno psichiatra che è molto interessato al caso dell’uomo che si crede Enrico IV e spera di poterlo guarire. L'esperto propone un esperimento audace: ricostruire la scena della caduta, con la speranza di risvegliare definitivamente la mente del giovane. Ma c'è un cambio di programma: invece di Matilde, è sua figlia a recitare, una giovane donna che somiglia incredibilmente alla Matilde di vent'anni prima.
Vedendo la giovane donna che tanto somiglia all'amore della sua vita, il giovane nobile è sopraffatto dall'emozione. Si avvicina a lei con l'intenzione di abbracciarla, ma Belcredi interviene. La tensione raggiunge il culmine e, in un momento di furia, il giovane nobile trafigge Belcredi con una spada, uccidendolo. In seguito a questo tragico evento, il giovane sceglie di rimanere nel suo mondo immaginario, fingendo pazzia, in modo da sfuggire alle conseguenze delle sue azioni e al dolore della realtà.
La storia di Enrico IV è un dramma carico di emozioni, tradimenti e vendette. La pazzia, sia reale che fittizia, diventa un rifugio per un cuore spezzato, un mezzo per sfuggire a un mondo troppo doloroso da affrontare.