Biancaneve e i sette nani è una fiaba popolare europea, ripresa dai fratelli Grimm e anche in un film di Walt Disney.
Riassunto
Un giorno una regina mette al mondo una bambina che chiama Biancaneve a causa della sua pelle molto chiara. La regina muore quando Biancaneve è ancora una bambina, e suo padre il re si risposa con Grimilde, una donna molto bella ma dall’animo malvagio.
La matrigna è anche molto vanitosa e vuole a tutti i costi essere la più bella del regno. Ha uno specchio magico a cui chiede continuamente chi è la donna più bella del reame. E lo specchio risponde sempre che la più bella e propro lei, la regina.
Gli anni passano e Biancaneve cresce fino a diventare una bellissima ragazza. Un giorno lo specchio, interrogato come sempre da Grimilde, risponde che la più bella del reame è Biancaneve. La cosa manda su tutte le furie la matrigna, che impazzita dalla gelosia, ordina a un cacciatore di portare Biancaneve nella foresta, di ucciderla e di portarle indietro il suo cuore.
Ma il cacciatore non ha il coraggio di uccidere la ragazza e la lascia andare libera. Poi uccide un cervo, prende il suo cuore e lo porta alla regina, dicendo che quello era il cuore della principessa. Nel frattempo Biancaneve, rimasta da sola nella foresta, vaga piangendo durante tutta la notte. Quando spunta il giorno, arriva davanti a una casa. Dentro non trova nessuno, ma vede un tavolo con sette posti apparecchiati e sette letti molto piccoli. Prepara un pranzo, pulisce la casa e alla fine si addormenta sui sette lettini.
La sera i sette nani che vivono nella casa rientrano dal lavoro. Rimangono sorpresi dalla presenza della fanciulla, ma contenti di trovare un buon pasto caldo e tutto ordinato e pulito. Quando Biancaneve si sveglia, racconta loro la sua triste storia. I sette nani, commossi dalla sua situazione, le chiedono di rimanere con loro. Ogni mattina i nanetti vanno a lavorare, mentre la fanciulla mette in ordine e prepara dei succulenti pranzi. Quando lasciano la casa, si raccomandano sempre di non aprire a nessuno.
Al palazzo reale intanto, la malvagia Grimilde interroga per l’ennesima volta il suo specchio. Quando sente che la più bella del reame è ancora Biancaneve e che vive nella casetta dei 7 nani, si arrabbia moltissimo. Dato che conosce la magia nera, prepara una mela avvelenata, assume le sembianze di una vecchietta e va nel bosco con un cesto di mele contenente anche quella avvelenata.
Arrivata davanti alla casa, bussa e chiede di poter entrare. All’inizio Biancaneve esita, ricordando le raccomandazioni dei suoi amici, ma quando vede le bellissime mele rosse, apre la porta. La strega le offre una mela e quando la fanciulla l’addenta, cade in un sonno profondo. Grimilde ritorna subito al palazzo e subito pone la solita domanda allo specchio magico. Questa volta lo specchio indica Grimilde come la più bella del reame, e la cosa la rende particolarmente felice.
I sette nani intanto ritornano a casa e, quando trovano la povera Biancaneve distesa per terra, pensano che sia morta. Piangono la nottata intera e il mattino dopo preparano una bara di vetro davanti casa e vi distendono il corpo della fanciulla. Si trova a passare un Principe Azzurro che vede Biancaneve nella bara. Si ferma davanti alla bara, rapito dalla bellezza della ragazza, e non credendo che fosse morta, la scuote. Il brusco movimento fa uscire il boccone di mela stregata dalla bocca e Biancaneve si sveglia. I due si innanorano a prima vista e si sposano con il consenso dei sette nani.
Quando Grimilde chiede ancora una volta allo specchio: «Chi è la più bella del reame?» e questo gli risponde che la più bella è Biancaneve e che vive felice insieme al suo principe, la donna si arrabbia a tal punto da morire di crepacuore.