Le assaggiatrici è un romanzo di Rosella Postorino, pubblicato nel gennaio del 2018 dalla Feltrinelli. La storia si ispira al personaggio realmente esistito di Margot Wolk, una delle quindici giovani donne selezionate per assaggiare il cibo di Adolf Hitler.

 

Riassunto

La protagonista si chiama Rosa Sauer, una donna piuttosto debole e incapace di reagire alla violenza dell’epoca, come la maggior parte delle persone. Nel 1943, all’età di ventisei anni, si trasferisce da Berlino a Gross Partsch, un paesino delle Prussia orientale (oggi Polonia) dove abitano  i suoceri, sia per sfuggire ai bombardamenti che per non rimanere sola, in quanto suo marito era a combattere sul fronte russo. Il paese si trova nelle vicinanze del quartier generale di Hitler, la cosiddetta “Tana del lupo” (in tedesco Wolfsschanze), un edificio ben nascosto dentro la foresta. Rosa, insieme ad altre giovani donne, su segnalazione del sindaco, viene reclutata per diventare un’assaggiatrice.

Non è certo felice di questo incarico, ma avendo vissuto una situazione economica difficile, i 200 marchi di compenso e i tre pasti al giorno assicurati le sembrano un buon compenso per affrontare il rischio senza tante esitazioni. Tre volte al giorno viene prelevata da casa e portata in caserma, dove consuma un pasto completo. Poi, dopo ogni pasto, lei e le compagne rimangono in mensa per un’ora, sorvegliate attentamente, per accertarsi che il cibo destinato al Führer non sia avvelenato. In un momento storico, in cui il cibo scarseggia e la maggior parte delle persone rischia di morire di fame, quel cibo così buono e abbondante può sembrare una benedizione, ma diventa una maledizione se si pensa che ogni pasto rischia di essere l’ultimo.

Rosa si trova a vivere un rapporto molto complesso anche con le sue compagne, che la considerano una straniera e la trattano con diffidenza. Passano i mesi, finché nella primavera del 1944 arriva il nuovo comandante Albert Ziegler, dai modi severi e violenti, che sin dall’inizio suscita terrore fra le ragazze. Nel 1944 arriva in caserma un nuovo comandante delle SS, Albert Ziegler, dai modi severi e violenti, che incute timore alle ragazze. Ma inaspettatamente stabilisce con Rosa un rapporto personale molto stretto, che in breve si trasforma in una relazione d’amore clandestina.

Qualche tempo dopo viene organizzato un attentato: una bomba scoppia all’interno dell’edificio, in una stanza in cui Hitler è in riunione con alcuni ufficiali. Il piano fallisce e il  Führer rimane solo leggermente ferito, ma i controlli diventano molto più severi, e le ragazze sono costrette a vivere all’interno dell’edificio dal lunedì al venerdì.

Intanto l’Armata Rossa si appresta ad avanzare ai confini della Prussia orientale. Hitler fugge dall’edificio e anche Rosa, con l’aiuto di Ziegler, fugge verso Berlino, ma non riesce a salvare le sue amiche e i suoceri.

 

 


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