Fantasticheria è una novella di Giovanni Verga, che fa parte della raccolta Vita dei campi del 1880.
Riassunto
Questo racconto ha la forma di una lettera che il narratore scrive a un’amica appartenente agli ambienti aristocratici e borghesi.
Una volta, mentre il treno passa vicino ad Aci-Trezza[1], la donna, vedendo quel paesino, ne rimane affascinata ed esprime il desiderio di trascorrervi un mese di vacanze. Vi fanno ritorno qualche tempo dopo, ma dopo appena quarantotto ore lei è già stanca di quel posto. In due giorni hanno visto tutto quello che c’è da vedere e la donna dice di non capire come si faccia a passare tutta la vita in un luogo del genere.
Il narratore cerca di spiegare alla donna le difficoltà della vita di Aci Trezza. È un popolo di umili pescatori, per comprendere i quali, bisogna capire il loro punto di vista e i sentimenti che accompagnano la loro esistenza.
La loro vita è fatta di stenti, miseria e molte sventure, così lontana dagli ambienti che la donna è abituata a frequentare, che sembra vivere in un eterno carnevale, fatto di feste, fiori, viaggi, lusso e adulazioni.
Eppure, nonostante tutto, il desiderio più grande di quei pescatori è proprio quello di morire laddove sono nati.
Ricorda il vecchietto che stava al timone della barca, che adesso è morto in città in un letto d’ospedale. L’avevano portato in una corsia tutta bianca, fra lenzuola bianche, dove mangiava pane bianco, servito dalle mani bianche delle suore di carità. Ma l’unico suo desiderio era quello di morire nel suo cantuccio, vicino al focolare, sotto le sue tegole, e quando l’hanno portato via piangeva perché non voleva allontanarsi da casa.
È un atteggiamento che l’autore definisce “l’ideale dell’ostrica”, la quale rimane saldamente attaccata al proprio scoglio per non soccombere ai pericoli del mare.
Proprio come le ostriche, i pescatori del paesino vivono protetti dall’ambiente dove sono nati: finché rispettano i valori in cui credono, anche se poveri, sono al sicuro, difesi dai loro compaesani e dalla famiglia. Chi invece prova il desiderio del cambiamento, di migliorare la propria esistenza, di partire in cerca di fortuna, verrà ingoiato dal mare della vita.
[1] Aci-Trezza: si trova in Sicilia, in provincia di Catania.