Questo racconto di Italo Calvino fa parte di una raccolta pubblicata nel 1963 con il titolo «Marcovaldo ovvero le stagioni della città».

 

Riassunto

Alle sei di sera la città cade in mano ai consumatori. Un fila ininterrotta di persone serpeggia per tutti i marciapiedi e i portici. Toccano le merci, le rimettono giù, le riprendono, se le strappano di mano.

Una di queste sere Marcovaldo decide di portare a spasso la famiglia. Essendo senza soldi, il loro unico divertimento consiste nel guardare gli altri fare spese. Comunque è un bel passatempo, specialmente nel supermarket. Qui Marcovaldo entra e prende un carrello per lui, uno per sua moglie e uno per ciascuno dei suoi quattro bambini, e se ne vanno in processione coi carrelli davanti, in mezzo a file ricche di cose mangerecce. Però raccomanda a sua moglie e ai sui bambini di non mettere niente nei carrelli, perché non ha soldi per pagare.
Nel vedere tutti quei carrelli pieni e il suo completamente vuoto, Marcovaldo non riesce a resistere a lungo. Alla prima traversa fra i banchi, gira veloce, e quando è sicuro di non essere visto dalla sua famiglia, inizia a riempire il carrello con prodotti vari. Vuole solo provare l'ebrezza di portare la merce in giro per dieci minuti, sfoggiare anche lui i suoi acquisti come gli altri, e poi rimettere ogni cosa al suo posto. Procede a zig zag per i reparti, cercando di far perdere le sue tracce e riempie sempre di più il carrello. Tutt’a un tratto la corsia finisce e c’è solo un lungo spazio vuoto  in fondo al quale c’è la cassa e subito dopo l’uscita.
Il suo primo istinto è quello di buttarsi a correre a testa bassa spingendo il carrello come un carro armato, e scappare via dal supermarket col bottino, prima che la cassiera possa dare l’allarme. Ma proprio in quel momento da un’altra corsia si affaccia un carrello ancora più carico del suo, spinto da sua moglie Domitilla. E da un’altra parte arriva un altro carrello spinto da suo figlio Filippetto, e uno alla volta vengono fuori tutti i bambini di Marcovaldo con i carrelli pieni come bastimenti mercantili. Ognuno ha avuto la stessa idea e si ritrovano tutti insieme pericolosamente vicini alla casa.

– Indietro! Presto! Lontani dalla cassa! – esclama Marcovaldo, si piega in due come sotto il tiro nemico e corre a nascondersi con le sue derrate dietro ai banchi. Sente un rombo, si volta e vede tutta la famiglia che gli galoppa alle calcagna con i carrelli in fila come i vagoni di un treno.
Una voce all’altoparlante: – Attenzione! Tra un quarto d'ora il supermarket chiude! Siete pregati d'affrettarvi alla cassa!
Dopo questo annuncio la folla dei clienti è presa da una furia frenetica, uno spingi spingi attorno ai banchi. Marcovaldo e famiglia ne approfittano per rimettere la mercanzia sui banchi o farla scivolare nei carrelli di altre persone. Ma privarsi delle cose senza averle neanche assaggiate è una sofferenza insopportabile. E così, mentre posano qualcosa, non resistono alla tentazione di prendere qualche altra cosa, e i carelli si svuotano e tornano a riempirsi alla stessa velocità. La famiglia con le sue provviste gira e rigira per i vari reparti, sale e scende per le scale mobili, ma alla fine si trova sempre di fronte a una cassiera di sentinella che punta una macchina calcolatrice crepitante come un mitragliatore.

Marcovaldo vede che su una parete i pannelli sono smontati a causa di lavori in corso. Passa con il suo carrello attraverso il buco nel muro, e la famiglia gli va dietro. Si trovano in un ambiente buio, sente i carrelli sobbalzare su un suolo irregolare, a tratti sabbioso, e poi su un pavimento di assi disconnesse. A un certo punto vedono da tutti i lati le tante luci della città, e intorno il vuoto. Sono finiti al settimo piano di un’impalcatura. Dal buio avanza una bocca enorme che si apre su un lungo collo metallico: una gru. La ganascia inferiore si ferma allo loro altezza contro il bordo dell’impalcatura. Marcovaldo inclina il carrello e rovescia tutta la merce nelle fauci di ferro. I suoi familiari fanno a turno la stessa cosa.
La gru richiude le sue fauci con dentro tutto il bottino e si allontana. Sotto lampeggiano le grandi scritte colorate che invitano a comprare i prodotti in vendita nel grande supermarket.

 

 

 

 


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