I giorni perduti è un racconto di Dino Buzzati che fa parte della raccolta Le notti difficili, pubblicato nel 1971.
Riassunto
Ernst Kazirra ha appena acquistato una grande villa e una sera, mentre rincasa, vede un uomo che esce dal suo cortile, carica una cassa su un camion e subito dopo parte. Kazirra decide di inseguire il camion finché si ferma fuori città sul ciglio di un vallone. L’uomo esce dal camion, scarica la cassa e la butta nel vallone, dove ci sono migliaia di altre casse.
Kazirra si avvicina per chiedere all’uomo le ragioni del suo comportamento e scopre che all’interno delle casse ci sono i suoi giorni perduti che devono essere buttati in discarica. Scende nella scarpata, apre una cassa e vede il giorno in cui la sua fidanzata è andata via per sempre, e lui non l’ha neanche chiamata. Apre un’altra cassa e vede suo fratello su un letto d’ospedale che lo aspettava, ma lui era in giro per affari. Apre una terza cassa e vede il suo fedele cane ridotto pelle e ossa che lo aspettava inutilmente nella sua vecchia casa, ma lui non ci pensava proprio a tornare.
Kazirra sente una stretta alla bocca dello stomaco e supplica l’uomo di poter portare via almeno questi tre giorni. Lo scaricatore fa una gesto con la mano come dire che ormai è troppo tardi e non è possibile rimediare. Poi svanisce all’improvviso e con lui anche il cumulo di casse.
Scende l’ombra della notte.
Commento
In questo breve racconto ritroviamo alcune delle caratteristiche fondamentali delle opere di Buzzati: il mistero, la fantasia, l’inquietudine, il grottesco, la riflessione sul senso della vita. Per rincorrere la ricchezza, il protagonista ha rinunciato alle cose più belle della sua esistenza, e quando se ne accorge è ormai troppo tardi.